Un Angelo di nome Giuda _ il Blog

5 settembre 2008

Rallentare

Filed under: Pensieri e Parole — Daniele Traferro @ 15:49

“Rallentare” è una di quelle parole apparentemente neutre che però, nella nostra società iperattiva e ipertecnologica, acquista una accezione negativa, denotando la presenza di una barriera, un limite alle nostre potenzialità.

Tutto deve essere fatto adesso e svolto nel minor tempo possibile, se un pensiero arriva alla nostra mente prendiamo subito l’auto, il telefonino, inviamo una mail, un sms…

Tutto e subito…

Avete fatto caso come il nostro linguaggio esprime esattamente il nostro sentire?

Se per caso siamo in macchina e qualcuno ci si para davanti diciamo che ci “costringe a rallentare”.

Ci costringe…

Non ci invita, non ci permette, non ci causa un rallentamento, ci costringe…

Tanto, come ci dicono tutti i giorni, possiamo fare tutto il “bla bla” che vogliamo, non importa ciò che si dice, basta che si dica, e non valutiamo mai neppure il suono della nostra voce…

Ma andiamo al perché di questo post, che non è ne vuole essere il continuo del precedente.

Volevo proprio parlare del rallentare perché è ciò che ho fatto in queste settimane, in cui, infatti, non ho più scritto nulla.

Ne avevo bisogno, dovevo lasciare che il mio corpo e la mia mente recuperassero da un periodo in cui forse avevo esagerato.

Ogni tanto c’è bisogno di rallentare, dovremmo farlo tutti, e la cosa divertente è che lo cerchiamo tutti, almeno a parole, salvo poi risponderci “non è facile”, riprendendo a scappare da noi stessi.

Così, abbiamo creato un mondo in cui possiamo andare da Roma a Londra con 1 euro, ma ce ne vogliono 3 per un chilo di pane.

Un mondo in cui le disgrazie “aumentano il PIL”.

Noto diversi moti di sorpresa, allora vedo di spiegarmi.

Immaginiamo per un attimo che finalmente si riesca a risolvere il problema mostruoso degli incidenti stradali del nostro paese, di colpo avremmo:

          Calo delle vendite delle auto, perché chi deve ricomprare una auto distrutta si tiene invece quella che ha,

          Calo del lavoro dei carrozzieri, che non aggiustano più nulla,

          Calo delle spese sanitarie, perché non avremo più feriti,

          Calo delle pensioni di invalidità, come sopra,

          Calo del personale assunto nelle cliniche, idem,

          Calo di lavoro per avvocati, periti, giudici e così via… nessuna disputa in tribunale.

 

Potrei continuare ma tralascio le parti più dolorose.

Non ci avete mai pensato?

Invece dobbiamo correre.

Nessuno sa più né dove andare né perché, però dobbiamo correre, chi rallenta provoca solo intralcio e merita quindi tutto il nostro biasimo.

A me però tutto questo qualche dubbio lo fa nascere, sono forse l’unico, o almeno uno dei pochi?

La nostra società non è ricca quando risparmia ma quando spende.

Le operazioni per il rilancio dell’economia non sono rivolte a fare in modo che il risparmio aumenti, sono fatte per “far ripartire i consumi”.

Cioè, in parole semplici, vuol dire che devo lavorare sempre di più per guadagnare il più possibile perché devo spendere sempre di più per fare in modo che quelli che producono ciò che io compro possano avere sempre più soldi per comprare ciò che io produco…

Tutto sull’altare del Dio PIL…

E poi vi chiedete come mai non si risolvono i veri grandi problemi della società?

Ridiamo insieme, prendendo un esempio semplice, le nostre autostrade:

Avete notato tutti come si sono riempite di Autovelux, sistemi Tutor, pattuglie, sistemi di rilevamento laser, ultrasuoni, infrarossi, solo per rilevare chi supera i limiti?

In Europa i limiti sono tutti intorno ai 130 Km/ora, solo la Germania ha alcuni tratti  autostradali in cui si può andare più veloce.

Allora, secondo voi, non sarebbe più semplice fare una legge europea che vieta i costruttori di auto di produrre modelli con velocità di punta superiore, teniamoci larghi, a 150 km/ora?

Ma perché devo comprare un auto che va a 250 se non ho una strada in cui questo è permesso, di più, in cui questo è possibile, visto lo stato delle nostre strade, diventando per giunta un pericolo per me stesso e per gli altri??

Non fa ridere?

Non ci vuole un genio per capire che ci sarebbe un risparmio enorme solo con una piccola direttiva europea.

Pensateci un attimo, auto più economiche, che consumano meno, buttiamo via tutte le diavolerie che devono controllarci in autostrada, meno multe, i pneumatici durano di più, la manutenzione costa meno, inquiniamo tutti di meno…

Ma il PIL calerebbe, e di parecchio.

Allora, indignamoci nei talk show, continuiamo a fare articoli sui giornali scrivendo “strade killer”, spendiamo soldi per campagne pubblicitarie per spiegare che dobbiamo andare più piano, poi vendiamo scatolette di metallo che possono viaggiare come pallottole, producendo anche lo stesso effetto.

Perché in realtà dobbiamo correre, perché se il PIL si ferma è un disastro, perché se rallentiamo incontreremo noi stessi, e incontrandoci faremo una gran fatica a raccontarci fregnacce.

Ora rallento io…

Perché pensando di scrivere un post “di rientro” non pensavo sarei andato a finire così, ma così è venuto e tant’è.

In realtà volevo solo dirvi che, quando se ne sente la necessità, bisognerebbe imparare tutti a “rallentare”, e, fidatevi, non è una brutta sensazione.

Non è una vergogna “ritirarsi”, non si vale meno se si lascia che il mondo faccia a meno di noi per qualche ora, non è tempo perso quello passato a stare con noi stessi, forse abbiamo tante cose da dirci e non ci diamo mai il tempo per ascoltarci…

Dicono che anche Dio si sia riposato il sesto giorno.

Anche noi siamo esseri divini, meritiamo anche noi di riposarci, proprio come Lui.

Rallentando…

1 commento »

  1. This is a very good tip particularly to those new to the blogosphere.
    Brief but very precise info… Appreciate your sharing this one.
    A must read post!

    Feel free to surf to my blog post … gold 101

    Commento di gold 101 — 27 agosto 2014 @ 6:50


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